La sperimentazione VelA, attiva dal 2014 fino a dicembre 2016, è un progetto proprio di Fondazione CRC attuato dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino.
La sperimentazione VelA ha come obiettivo quello di sostenere le istituzioni nel garantire ai cittadini e alle cittadine con disabilità i diritti sanciti dalla CRPD, offrendo supporto giuridico e amministrativo ai Comuni e ai Consorzi nella redazione di delibere, atti di indirizzo e strumenti amministrativi che possano contribuire al sostegno della vita indipendente delle persone con disabilità.
La sperimentazione VelA ha visto attive tre linee di azione:
La costruzione di percorsi di capacitazione rivolti a famiglie di bambine e bambini, ragazze e ragazzi con disabilità dagli 0 ai 14 anni. La metodologia utilizzata è quella dell’Officina della vita indipendente, volta a restituire ai genitori il ruolo fondamentale di registi della vita delle proprie figlie e dei propri figli.
La sperimentazione di una metodologia di accompagnamento personalizzato all’abitare indipendente, e di esperienze che consentano a giovani con disabilità intellettiva tra i 18 e i 35 anni di praticare nella quotidianità la loro vita adulta, rispettando il diritto alla scelta e all’autodeterminazione.
Lo sviluppo di percorsi di avviamento al lavoro, fondati sull’intervento mirato sul contesto lavorativo prima che sulle lavoratrici e sui lavoratori. Si mettono quindi a disposizione delle aziende strumenti per rendere efficace e duraturo l’inserimento lavorativo. A questo si accompagnano azioni di tutoraggio in situazione per le lavoratrici e per i lavoratori, per acquisire competenze e stili relazionali adeguati a quel preciso ambiente lavorativo.
In ogni ambito di azione della sperimentazione sono stati inclusi approcci innovativi. Primo tra tutti, la personalizzazione del percorso di ogni persona con disabilità coinvolta; questo viene strutturato sulla base dei suoi desideri e delle sue aspirazioni, insieme a quelli della sua famiglia, alle caratteristiche del contesto e della rete sociale. Ciò si traduce quindi nella co-progettazione di tutte le fasi del progetto con la persona con disabilità e la sua famiglia, con la condivisione totale degli obiettivi, delle azioni e della metodologia di intervento, coinvolgendo attivamente tutte le figure di riferimento presenti nella vita della persona. Elemento cardine del processo sono quindi la rete e il vicinato, partendo dal presupposto che la persona con disabilità è già inserita in un contesto sociale da cui non si può prescindere per il successo dell’intervento. È coinvolto anche il contesto istituzionale e comunitario nella sperimentazione delle pratiche e nella loro messa a sistema, così da adattare i servizi offerti alla comunità a quanto sancito dalla CRPD.
I percorsi di autonomia sperimentati non selezionano le persone sulla base di “competenze minime”: il nuovo approccio si basa infatti sull’idea che è attraverso l’esercizio quotidiano della vita indipendente che si sviluppano le competenze e si costruiscono i sostegni necessari, non il contrario.
All’interno della sperimentazione VelA si mantiene anche l’obiettivo di diffondere la visione delle persone con disabilità come soggetti titolari di tutti i diritti attraverso l’organizzazione di eventi formativi e la web serie